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Premessa
Nel 1961 l’ONU decise di
affrontare seriamente il problema della proliferazione delle armi nucleari,
aprendo un dibattito che si concluse nel 1968 con la firma del Trattato di Non
Proliferazione (TNP, NPT in inglese).
Il Trattato non è stato firmato da Francia, Cina, India, Israele, Brasile.
Scopo del Trattato
Scopo del Trattato è impedire la
catastrofe che investirebbe tutta l’umanità nel caso di un conflitto
nucleare.
Da qui la necessità di prendere le misure atte a garantire
la sicurezza dei popoli, prima fra tutte la riduzione e/o impedimento della
proliferazione delle armi nucleari. Tale proliferazione, infatti, accresce
seriamente il pericolo di conflitto nucleare.
Obblighi
Il Trattato prevede alcuni obblighi a carico degli Stati, distinguendo fra gli
Stati militarmente nucleari e quelli non militarmente nucleari. Per Stati
militarmente nucleari si intendono quelli che hanno fabbricato e fatto esplodere
un’arma nucleare o un altro congegno esplosivo innanzi il 1° gennaio 1967:
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Gli Stati militarmente nucleari si
impegnano a non trasferire a chicchessia armi nucleari o altri congegni
nucleari esplosivi, ovvero il controllo su tali armi e congegni esplosivi,
direttamente o indirettamente; si impegna inoltre a non assistere, né
incoraggiare, né spingere in alcun modo uno Stato militarmente non nucleare
a produrre o altrimenti procurarsi armi nucleari o altri congegni nucleari
esplosivi, ovvero il controllo su tali armi o congegni esplosivi.
-
Gli Stati militarmente non nucleari si impegnano
a non ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari
esplosivi, né il controllo su tali armi e congegni esplosivi, direttamente
o indirettamente; si impegnano inoltre a non produrre né altrimenti
procurarsi armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, e a non
chiedere né ricevere aiuto per la fabbricazione di armi nucleari o di altri
congegni nucleari esplosivi.
Il Trattato intende impedire la
proliferazione di armi nucleari, ma ammette l'utilizzo dell'energia nucleare per
scopi pacifici: ogni Stato conserva il
diritto inalienabile di promuovere la ricerca, la produzione e l’utilizzazione
pacifica dell’energia nucleare.
L'art. 3 del TNP recita inoltre che "ciascuno degli
Stati militarmente non nucleari, che sia Parte del Trattato, si impegna ad
accettare le garanzie fissate in un accordo da negoziare e concludere con
l’Agenzia internazionale per l’energia atomica".
Il Trattato è aperto alla firma di tutti gli Stati.
L'Iran vi ha aderito il 02/02/1970.
L'Iran ex art. 3 del TNP ha firmato un Protocollo Aggiuntivo
al TNP nel 18/12/03. Il Protocollo è in attesa della ratifica.
Per leggere la traduzione ufficiale del TNP clicca qui
Per leggere la traduzione ufficiale delle dichiarazioni annesse al TNP clicca qui
L'Iran ha iniziato lo sviluppo di un programma nucleare.
Come emerge dai rapporti dell'Agenzia Internazionale per
l'Energia Atomica (IAEA), i cui ispettori verificano il rispetto del TNP, l'Iran
ha operato una politica di occultamento delle proprie attività nucleari ed una
non piena collaborazione con gli ispettori dell'IAEA.
Parte della Comunità internazionale ha la seria
preoccupazione che il programma nucleare dell'Iran non abbia scopi
esclusivamente pacifici, ma miri allo sviluppo di armi nucleari. L'IAEA, pur non avendo riscontrato attività di
armamento nucleare, non è in grado di escludere che il programma nucleare
dell'Iran abbia scopi solamente pacifici e che vi siano attività nucleari non
dichiarate.
Per leggere un resoconto completo ad opera dell'IAEA clicca qui
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