III. Fortificare le Alleanze per Sconfiggere il Terrorismo Globale e Lavorare per Prevenire Attacchi Contro Noi ed i Nostri Amici

 

 


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A. Sommario della Strategia di Sicurezza Nazionale 2002
    Sconfiggere il terrorismo richiede una strategia a lungo termine ed un'interruzione coi vecchi modelli. Stiamo combattendo contro un nemico nuovo di portata globale. Gli Stati Uniti non possono più fare affidamento semplicemente sulla prevenzione per tenere lontano i terroristi  o sulle misure difensive per contrastarli all'ultimo momento. La lotta deve essere portata al nemico, per farlo fuggire. Per riuscire nei nostri sforzi, abbiamo bisogno dell'appoggio e di un'azione concertata con amici ed alleati. Dobbiamo allearci con altri per negare ai terroristi ciò di cui hanno bisogno per sopravvivere: un porto sicuro, un appoggio finanziario, e l'appoggio e la protezione che certi stato-nazioni hanno dato storicamente.

B. Contesto Corrente: Successi e Sfide
    La guerra contro il terrore non è finita. L'America è più sicura, ma non ancora salva. Come il nemico si adegua ai nostri successi, così anche noi dobbiamo adeguarci. I successi sono molti:
Al-Qaida ha perso il suo porto sicuro in Afghanistan.
Una coalizione multinazionale collegata con gli Iracheni sta continuando aggressivamente la guerra contro i terroristi in Iraq.
La rete di al-Qaida è stata ridotta significativamente. La maggior parte dei  responsabili per gli attacchi dell'11 Settembredella (appartenenti alla) rete di al-Qaida, incluso Khalid Shaykh Muhammad, che  ha architettato la trama,  è stata catturata o uccisa.
C'è un globale consenso vasto e crescente che l'uccisione intenzionale di innocenti non è giustificabile per nessun motivo.
Molte nazioni si sono unite per combattere il terrorismo, con una cooperazione senza precedenti sulle leggi di rafforzamento, intelligenze, attività militari e diplomatiche.
Numerosi Paesi che erano parte del problema prima dell'11 settembre ora stanno diventando sempre più parte della soluzione - e questa trasformazione è accaduta senza destabilizzare regimi amichevoli in regioni-chiave.
L'Amministrazione ha lavorato con il Congresso per adottare e perfezionare riforme-chiave come il "Patriot Act" che promuove la nostra sicurezza proteggendo allo stesso tempo le nostre libertà fondamentali.
    Tutavia, il nemico è determinato e noi affrontiamo vecchie e nuove sfide:
Le reti terroriste oggi sono più disperse meno centralizzate. Loro confidano più sulle piccole cellule ispirate da un'ideologia comune e meno dirette da una struttura di comando centrale.
    Per quanto il Governo degli Stati Uniti ed i suoi alleati abbiano contrastato molti attacchi, noi non siamo stati in grado fermarli tutti. I terroristi hanno colpito in molti luoghi, incluso Afghanistan, Egitto, Indonesia, Iraq, Israele, Giordania, Marocco, Pakistan, Russia, Arabia Saudita, Spagna, e Regno Unito. E loro ontinuano a cercare le armi di distruzione di massa (WMD) per infliggere attacchi ancor più catastrofici su noi ed i nostri amici e alleati.
La lotta in corso in Iraq è stata rigirata dalla propaganda terrorista come un (grido di raccolta).
Alcuni stati, come Siria e Iran continuano ad ospitare terroristi e finanziare la loro attività terroristica all'estero.

C. (I Prossimi Passi)
    Fin dall'inizio, la Guerra al Terrore è stata sia una battaglia di eserciti sia una battaglia di idee - una lotta contro i terroristi e contro la loro ideologia criminale. Nel breve periodo, la lotta coinvolge l'uso della forza militare e gli altri strumenti del potere nazionale per uccidere o catturare i terroristi, negargli un porto sicuro o il controllo di alcune nazioni; impedirgli di avere accesso alle armi di distruzione di massa (WMD); e tagliare le loro fonti di appoggio. Nel lungo periodo, la vittoria sulla guerra del terrore significa la vittoria della battaglia delle idee, perché sono le idee che possono trasformare i disincantati in assassini che vogliono uccidere vittime innocenti.
    La Guerra al  Terrore è una battaglia di idee, non una battaglia di religione. I terroristi transnazionali, che oggi affrontiamo, sfruttano la fiera religione dell' Islam per servire una visione politica e violenta: lo stabilimento, tramite terrorismo e sovversione, di un impero totalitario che neghi ogni libertà politica e religiosa. Questi terroristi distorcono l'idea di jihad in una appello ad uccidere contro quelli che considerano apostati o infedeli - compresi cristiani, ebrei, indù, altre tradizioni religiose, e tutti i musulmani che non sono d'accordo con loro. Effettivamente, la maggior parte degli attacchi terroristici dopo l'11 settembre sono avvenuti in paesi musulmani - e la maggior parte delle vittime sono state musulmane.
    Per Intraprendere efficacemente questa battaglia di idee, dobbiamo aver chiaro ciò che fa o non fa proliferare il terrorismo:
    Il terrorismo non è l'inevitabile sottoprodotto della povertà. Molti dei dirottatori dell'11 Settembre provenivano dal ceto medio, e molti capi terroristi, come Bin Laden hanno avuto un'educazione privilegiata.
    Il terrorismo non è semplicemente una conseguenza dell'ostilità alla politica americana in Iraq. Gli Stati Uniti sono stati attaccati l'11 Settembre e ancor prima, ben prima che facessimo crollare il regime di Saddam Hussein. Inoltre, paesi che sono stati fuori della guerra in Iraq non sono stati risparmiati da attacchi terroristici.
    Il terrorismo non è semplicemente una conseguenza dei problemi fra israeliani e palestinesi. Il disegno di al-Qaida circa gli attacchi dell'11 Settembre cominciò negli anni novanta, durante un periodo attivo nel processo di pace.
    Il terrorismo non è semplicemente una risposta ai nostri sforzi di prevenire attacchi terroristici. La rete di al-Qaida ha designato come bersaglio gli Stati Uniti molto prima che gli Stati Uniti lo facessero con al-Qaida. Effettivamente, i terroristi sono incoraggiati più dalla sensazione di debolezza che da dimostrazioni di risoluzione. I Terroristi adescano le reclute dicendo loro che noi siamo decadenti e facilmente intimiditi e che ci ritireremo se attaccati.
    Il terrorismo con cui ci scontriamo trae fonte da:
    -Alienazione politica. I terroristi transnazionali sono reclutati da persone che non hanno voce nel proprio governo e non vedono nessun modo legittimo per promuovere un cambiamento nel loro paese. Senza un sostegno nell'ordine esistente, sono facilmente manipolabili da quelli che portano avanti una visione perversa basata sulla  violenza e distruzione.
     -Danni che possono essere addossati ad altri. I fallimenti che i terroristi sentono e vedono sono addossati ad altri, e alle ingiustizie percepite dal recente e qualche volta remoto passato. La retorica dei terroristi tiene associate le ferite con questo recente e crudo passato, una motivazione potente per vendetta e terrore.
    -Una sottocultura di cospirazione e disinformazione. I Terroristi arruolano più facilmente popolazioni le cui informazioni sul mondo sono contaminate da falsità e corrotte da teorie di cospirazione. Le distorsioni portano danni vivi e non fanno filtrare fatti che sfiderebbero i pregiudizi popolari e la propaganda.
    -Un'ideologia che giustifica l'assassinio. Il terrorismo dipende infine dall'appello ad un'ideologia che scusa o anche glorifica l'uccisione intenzionale di innocenti. Una religione fiera - la religione dell' Islam - è stata distorta ed utilizzata per un fine malvagio, come in altri tempi e luoghi altre religioni sono state distorte similmente.
    Sconfiggere il terrorismo richiede a lungo andare che ognuno di questi fattori sia risolto. Il punto di forza della democrazia è che offre una soluzione opposta ad ognuno di essi.
    In luogo dell'alienazione, la democrazia offre (il diritto di una scommessa) in società, un'occasione per plasmare il futuro di ognuno.
    In luogo di suppurare i danni, la democrazia offre il governo della legge, la pacifica risoluzione delle dispute e il costume di portare avanti gli interessi tramite l'accordo.
    In luogo di una cultura di cospirazione e disinformazione, la democrazia offre la libertà di parola, media indipendenti, ed il mercato di idee che può esporre e screditare falsità, pregiudizi, e propaganda disonesta.
    In luogo di un'ideologia che giustifichi l'assassinio, la democrazia offre un rispetto per la dignità umana che aborrisce l'intenzionale individuazione di civili innocenti come bersagli .
    La democrazia è l'opposto della tirannia terrorista, ed è per questo che i terroristi la condannano e sono disposti ad uccidere innocenti per fermarla. La democrazia è basata sull'autorizzazione, mentre l'ideologia terrorista è basata sulla schiavitù. Le democrazie espandono la libertà dei loro cittadini, mentre i terroristi cercano di imporre una sola serie di credenze strette. La democrazia vede gli individui uguali in valore e dignità, che hanno la relativa capacità per creare e governare se stessi. I terroristi vedono gli individui come oggetti da sfruttare, e poi governare e opprimere.
    Le democrazie non sono immuni al terrorismo. In certe democrazie, alcuni gruppi etnici o religiosi non sono capaci o disposti a capire i benefici della libertà altrimenti disponibili nella società. Tali gruppi possono manifestare la stessa alienazione e disperazione che i terroristi transnazionali sfruttano negli stati non democratici. Ciò incide per la comparsa in società democratiche di terroristi cresciuti in casa come lo erano quelli responsabili per i bombardamenti a Londra nel luglio 2005 e per la violenza in alcune altre nazioni. Anche in questi casi, la soluzione a lungo termine rimane l'approfondimento della portata della democrazia così che tutti i cittadini godano dei suoi benefici.
    La strategia per contrastare le bugie che si celano dietro l'ideologia terrorista è dare pieni poteri ai popoli che i terroristi vogliono maggiormente sfruttare: i fedeli seguaci dell' Islam. Continueremo a sostenere riforme politiche che diano pieni poteri ai musulmani pacifici per praticare ed interpretare la loro fede. Il lavoro più vitale sarà fatto all'interno del mondo islamico stesso, Giordania, Marocco, e Indonesia hanno cominciato a compiere importanti progressi in questo sforzo. I capi islamici responsabili devono denunciare un'ideologia che distorce e sfrutta l'Islam per fini distruttivi e profana una religione fiera.
    Molti dei fedeli musulmani stanno già realizzando questo impegno con grande rischio personale. Essi comprendono che sono un obiettivo di questa ideologia del terrorismo. Dappertutto ci siamo uniti alla lotta contro il terrorismo, alleati musulmani ci sono stati accanto, divenendo compagni in questa vitale causa. Il Pakistan e l'Arabia Saudita hanno avviato sforzi effettivi per catturare o uccidere il comando della rete di al-Qaida. Truppe afgane stanno combattendo contro i rimanenti talebani. I soldati iracheni si stanno sacrificando per sconfiggere al-Qaida nel proprio paese. Questi cittadini coraggiosi conoscono (i sostegni) - la sopravvivenza della loro libertà, il futuro della loro regione, la giustizia ed umanità delle loro tradizioni - e gli Stati Uniti sono orgogliosi di stare accanto a loro.
    L'avanzata della libertà e dignità umana attraverso la democrazia è la soluzione a lungo termine al terrorismo transnationale di oggi. Per creare lo spazio e tempo affinché questa soluzione a lungo termine si radichi, vi sono quattro passi che effettueremo in breve termine.
-Prevenire gli attacchi della rete terroristica prima che avvengano. Un governo non ha obbligo più alto che proteggere la vita ed il sostentamento dei suoi cittadini. Lo zoccolo duro dei terroristi non può essere dissuaso o riformato; essi devono essere localizzati, uccisi, o catturati. Devono essere tagliati fuori dalla rete di individui ed istituzioni da cui dipendono per l'appoggio. Questa rete deve (a turno) essere dissuasa, disgregata, e le deve essere impedito di usare una vasta gamma di mezzi.
Negare le armi di distruzione di massa (WMD) agli stati-canaglia e agli alleati dei terroristi che li userebbero senza esitazione. I Terroristi hanno un perverso codice morale che glorifica la designazione intenzionale come bersaglio di civili innocenti. I Terroristi tentano di infliggere più disastri possibili e cercano le WMD a questo scopo. Negare ai terroristi le WMD richiederà nuovi mezzi e approcci internazionali. Stiamo lavorando con nazioni amiche per migliorare la sicurezza dei siti mondiali nucleari e vulnerabil, e per sostenere la capacità degli stati di scoprire, interrompere, e rispondere all'attività terroristica che implichi WMD.
-Negare ai gruppi terroristici l'appoggio e l'asilo de/gli stati-canaglia. Gli Stati Uniti ed i suoi alleati nella Guerra al Terrore non fanno distinzione tra quelli che commettono atti terroristici e quelli che li sostengono e danno ospitalità, perché loro sono ugualmente colpevoli di assassinio. Qualsiasi governo che scelga di essere un alleato del terrorismo, come la Siria o l'Iran, ha scelto di essere nemico della libertà giustizia e pace. Il mondo deve ritenere responsabili questi regimi.
-Negare ai terroristi il controllo di ogni nazione che possano usare come base e base di lancio del terrorismo. Lo scopo dei terroristi è il rovesciamento della democrazia sorgente; rivendicare un paese strategico come un porto per il terrorismo; destabilizzare il Medio Oriente; e colpire l'America e le altre libere nazioni con violenza sempre crescente. Questo non lo possiamo assolutamente consentire. Questo è il motivo per cui il successo in Afghanistan ed Iraq è vitale, e perché noi dobbiamo impedire a terroristi di sfruttare aree non governate.
L'America sarà alla testa di questa lotta, e noi continueremo a stringere alleanze con gli alleati ed arruoleremo nuovi amici che vorranno unirsi alla battaglia.
(omissis)
Trad. it non ufficiale di parte del III capitolo di  "The National Security Strategy