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Infcirc/665
Data 27 Gennaio 2006
(la segreteria riceve questa del 24/2006 e la trasmette agli Stati
membri dell'IAEA
Rappresentanza Permanente della Repubblica Islamica dell'Iran
All'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (IAEA)
(…)
Breve sguardo sul caso nucleare dell'Iran
22 Gennaio 2006
La Repubblica
Islamica dell'Iran (da ora in poi Iran), come principale vittima delle armi
chimiche è sempre stata fra gli Stati Membri più attivi nelle organizzazioni
internazionali quali l'IAEA e l'OPCW (affidata) al fine di combattere le armi
di distruzione di massa (WMD). L'Iran attribuisce grande importanza alla
cooperazione internazionale per il disarmo nucleare e la non proliferazione.
La recente iniziativa del Presidente dell'Iran sul disarmo nucleare, durante
l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (che ha cementato la strada per
adottare la risoluzione dell'UNGA che invoca la realizzazione delle decisioni
e risoluzioni delle "NPT Review Conferences" del 1995 e del 2000, in particolare
sulla costituzione di una "Zona libera da armi nucleari" nel Medio
Oriente), conferma la determinazione dell'Iran sul disarmo nucleare e la non
proliferazione. Durante gli ultimi 27 anni l'Iran non ha lesinato sforzi nella
cooperazione con l'Agenzia come pure si è impegnato nei suoi obblighi
derivanti dal TNP. L'Iran è l'unico Stato Membro che negli anni 80 ha
volontariamente invitato gli ispettori della sicurezza dell'IAEA, condotti dal
DDG, a visitare tutti i siti e installazioni a loro discrezione, compresi quei
luoghi non dichiarabili in base all'Accordo di Salvaguardie. L'Iran è l'unico
Stato Membro che sta realizzando il protocollo addizionale prima della
ratifica dall'organo legislativo.
La seguente breve rassegna critica degli
sviluppi, particolarmente durante gli ultimi tre anni, mostra che i fatti
confermano la natura esclusivamente pacifica del programma nucleare iraniano,
le sue attività e la piena cooperazione con la comunità internazionale. Ciò
mostra inoltre che la comunità internazionale è stata, in larga misura
influenzata da pregiudizi, politicizzata ed esageratamente informata sul
programma e le attività nucleari dell'Iran. Il caso nucleare iraniano che
avrebbe dovuto essere risolto in maniera puramente tecnica tramite le
strutture dell'IAEA, è stato politicizzato.
I seguenti sviluppi
internazionali hanno avuto un serio impatto sulla politica nucleare iraniana e
sulle sue attività:
- Il fallimento della Conferenza delle Nazioni Unite
sulla Promozione della Cooperazione Internazionale sull'Uso Pacifico
dell'Energia Nucleare (UNPICPUNE) a Genova nel 1987
- Il fallimento della
Commissione sull'assicurazione del rifornimento presso l'IAEA, cui era stato
affidato di stabilire principi internazionalmente riconosciuti e strumenti
legalmente vincolanti per assicurare un continuo rifornimento nucleare, a
Vienna nel 1987 dopo 7 anni di intense discussioni
- Gli U.S.A. erano
obbligati in base al contratto, stipulato prima del 1979, a fornire nuovo
combustibile per il Reattore di Ricerca 5MW di Teheran, restando sotto l'ampia
Salvaguardia dell'Agenzia, producendo radioisotopi per applicazioni in
medicina, agricoltura e industria. Gli USA non hanno dato il combustibile né
i milioni di dollari che avevano riscosso per quello.
Sulla base dei
summenzionati sviluppi, che provano l'affermazione della mancanza di
realizzazione dei pilastri portanti dello Statuto dell'IAEA, ed in particolare
le previsioni sia dell'art. 3 sia dell'art. 4 del TNP assieme alle continue
sanzioni di alcune nazioni, e per ultimo, ma non meno importante, l'assenza
di un qualsiasi strumento internazionalmente e legalmente vincolante che
assicuri il combustibile nucleare, l'Iran non ha avuto altra scelta se non
quella di dipendere dalle sue sole risorse e forze-lavoro per esercitare
l'inalienabile diritto di usare l'energia nucleare per scopi pacifici.
Un
breve resoconto degli sviluppi degli ultimi 3 anni:
- Nel Febbraio 2003, Il Dr
ElBaradei, direttore generale dell'IAEA, ha visitato le installazioni nucleari
Iraniane, in particolare la centrifuga di arricchimento di Natanz.
- A seguito
della visita del Direttore Generale, gli ispettori hanno eseguito una
(accurata) campionatura dei componenti della centrifuga. Le analisi hanno
mostrato particelle di uranio altamente e bassamente arricchito.
- L'Iran
sostiene che la fonte della contaminazione ha origine esterna.
- Per dare la
possibilità all'IAEA di condurre attività tecniche che dimostrino che le
affermazioni sono senza fondamento e allo scopo di diminuire la tensione
politica, l'Iran ha volontariamente deciso di sopendere le sue attività di
arricchimento.
- Mentre procedeva la piena collaborazione con l'IAEA, l'Iran
è entrata in dialogo costruttivo con la maggior parte degli Stati Membri dell'IAEA,
come i membri del Movimento Non Allineato (NAM), l'Unione Europea, la Russia e
la Cina allo scopo di rimuovere le ambiguità sulla natura pacifica
dell'attività nucleare.
- Vi è sempre stato accordo nell'IAEA, specialmente
nel Tavolo dei Governatori, che l'attività di sospensione delle attività
arricchimento è stata volontaria, una misura non legalmente vincolante.
Questo essenziale parametro di vincolo non legale si è riflesso sia negli
Accordi di Parigi e Teheran fra l'Iran e L'UE3/UE sia in tutte le decisioni,
conclusioni e risoluzioni del Tavolo dei Governatori.
Pur apprezzando
l'incredibile lavoro costruttivo dell'IAEA, e gli sforzi sinceri del Direttore
Generale, Dr. El-Baradei, e del suo staff per risolvere tali problemi, l'Iran
è comunque seriamente preoccupato dei fraintendimenti, confusioni, errate
percezioni e sottovalutazione dei grandi progressi finora fatti in campo
politico.
Un breve elenco delle misure costruttive e di cooperazione:
- L'Iran ha dato ampia collaborazione all'IAEA in molti casi al di là dei suoi
obblighi, ad esempio garantendo più di 27 accessi a siti e officine militari,
facilitando interviste con numerose persone (cittadini)
- L'Iran ha
intensificato la diplomazia multilaterale con Stati Membri dell'IAEA, membri
del Movimento Non Allineato, con Unione Europea, Cina e Russia, ed altri
membri del Tavolo dei Governatori allo scopo di rimuovere le ambiguità
- L'Iran ha cooperato attivamente in maniera straordinaria con l'Agenzia durante
gli ultimi due anni con ispezioni quasi ininterrotte, ammontanti a più di
1400 ispezioni (uomo-giorno), che non hanno precedenti nella storia dell'IAEA
- Con un gesto storico e senza precedenti, L'Iran ha deciso di sospendere
volontariamente e temporaneamente le attività di arricchimento e
rilavorazione dando all'Agenzia la possibilità di effettuare le attività
tecniche, anche campionando e analizzando campioni contaminati a Natanz
- Il
DG nel suo rapporto al Consiglio dei Governatori ha confermato che "A
partire da dicembre 2003, l'Iran ha agevolato tempestivamente l'accesso
dell'Agenzia, in base al accordo di Salvaguardie ed al protocollo aggiuntivo
sia a materie e impianti nucleari, sia ad altri siti del paese, ed ha
permesso all'Agezia di prendere campioni ambientali su richiesta dell'Agenzia.
- Il direttore generale ha informato il Tavolo che "a partire da ottobre
2003, la cooperazione dell'Iran è aumentata sensibilmente". A base di
tale affermazione l'Iran ha preso le seguenti principlali misure:
- La firma
del protoccollo aggiuntivo il 18 dicembre 2003;
- La volontaria e
provvisoria realizzazione del protocollo aggiuntivo, dal 18 dicembre 2003,
prima della sua ratifica, come se l'Iran l'avesse ratificato;
- L'accesso
complementare (più di 20) in base al protocollo aggiuntivo in molti casi con
2 ore di avviso o meno;
- Il pieno e totale accesso a tutte le materie e
impianti nucleari, in particolare all'impianto di arricchimento di Natanz,
all'impianto di conversione dell'Uranio (UCF) a Isfahan;
- La dettagliata
fornitura di informazioni sulle importazioni di materie e componenti
nucleari relativi alle centrifughe ed alle attività di arricchimento laser;
- Fornendo informazioni dettagliatissime sulle cronologie, attività,
ricerche, progressi reports relativi le attività di arricchimento,
conversione dell'Uranio, separazione del plutonio, estrazione e (macinatura),
reattori di ricerca, produzione di acqua pesante;
- Fornendo accesso ai siti
militari, a seguito delle affermazioni di un certo paese e l'opposizione del
gruppo terrorista da esso supportato. L'ispezione ha dimostrato che le
affermazioni erano prive di fondamento;
- Nell'ottobre 2003, all'Agenzia è
stato consentito di visitare il complesso industriale detto Kolahdouz che era
stato segnalato da un gruppo terrorista (MKO NRCI) come pertinente alle
attività nucleari. A seguito delle ispezioni, l'Agenzia ha riferito nel par.
49 di giv/2005/67: i risultati non rivelano indizi di attività comportanti
l'uso di materie nucleari;
- Nel giugno del 2004, all'Agenzia è stato
consentito di visitare il complesso militare di Lavisan-Shian dove l'Agenzia
ha prelevato campioni ambientali. Come il DG ha riferito nel par. 102 di Gov/2004/83
"… la vegetazione e soil campioni prelevati e analizzati nel sito di
Lavisan-Shian non rivelano segni di materie nucleari"; ·
- Nel gennaio
2005, è stato concesso il libero accesso al sito militare di Parchin. Sono
stati prelevati campioni ambientali. Il DG ha riferito che i risultati non
mostrano segni di presenza di materia nucleare e che gli ispettori
dell'Agenzia non hanno visto alcun rilevante duplice uso delle apparecchiature
e delle materie;
- Fornitura di informazioni sul progetto di produzione di
acqua pesante, ancor prima della realizzazione provvisoria del Protocollo
Addizionale, quando l'Iran non era ancora obbligato a farlo in base al
(comune) accordo di salvaguardie (infcirc/153)
- La messa a disposizione di
più di 1000 pagine delle iniziali (dichiarazioni) del protocollo aggiuntivo
del 21 maggio 2004 e i susseguenti ordinari aggiornamenti di esse, che sono
state verificate dall'Agenzia.
E' preoccupante e spiacevole che più l'Iran
coopera e compie ulteriori passi, misure di trasparenza oltre i suoi obblighi
legali, più stringenti vengono applicate le Salvaguardie, più problemi
notevoli vengono risolti ed il linguaggio delle risoluzioni proposte dagli
U.S.A. e EU3 diviene duro.
Alla vigilia della riunione del tavolo dei
governatori la campagna politica degli USA contro l'Iran è aumentata con
affermazioni prive di fondamento. E' spiacevole che la cooperazione dell'Iran
nel concedere pronto accesso a siti militari, che sono direttamente collegati
alla sicurezza nazionale, non si sia adeguatamente riflessa nei rapporti fra
il Tavolo dei Governatori come sull'opinione pubblica.
Considerando che:
- Dopo più di 1400 approfondite ispezioni (uomo-giorno);
- La totale
realizzazione del Protocollo Aggiuntivo, anche tramite l'effettuazione di più
di 20 accessi complentari, alcuni con brevi avvisi di 2 ore o meno durante gli
ultimi 2 anni;
- L'IAEA ha confermato che non è stata trovato alcun segno
che le attività e materie nucleari sono dirette a fini non consentiti;
- E' stato dato conto di tutto la materia nucleare;
- L'Iran ha deciso di
compiere i principali passi (preventivi), sospendendo volontariamente le sue
attività di arricchimento, dando la possibilità all'Agenzia di effettuare
analisi tecniche dei campioni;
- L'IAEA ha confermato, come riferito dal DG (Gov/2005/67)
che la fonte della contaminazione di HEU vengono da fuori dell'Iran. E'
provato che le particelle HEU non derivano dall'arricchimento (effettuato) in
Iran;
- L'Iran sta realizzando il (comprehensive) accordo di salvaguardie e
realizzando volontariamente il protocollo aggiuntivo, come se fosse stato
già ratrificato;
- La storia, amara e passata, del monopolio (sanziona) come
la mancanza di ogni strumento legalmente vincolante per assicurare la
fornitura nucleare;
- Come riflesso nelle dichiarazione di NAM ed anche
nelle risoluzioni, compresa l'ultima risoluzione adottata dal Tavolo Speciale
dei Governatori, la sospensione di tutte le attività relative
all'arricchimento è una misura costruttiva di fiducia, volontaria e non
legalmente vincolante.
- L'esistenza di meccanismi garantiti dal punto di
vista scientifico e affidabili dal punto di vista tecnico, ed attrezzature
sofisticate di vigilanza, capaci di verificare le attività di arricchimento
dichiarate ed i livelli di arricchimento, e di assicurare che le attività
sono per fini esclusivamente pacifici.
Non c'è alcun motivo per l'Iran di
continuare la frustrante volontaria sospensione della Ricerca e Sviluppo
sull'arricchimento, che comporterebbe un'ulteriore privazione dell'inalienabile
diritto di lavorare sul ciclo di combustibile nucleare, con la aim di produrre
il combustibile necessario per i reattori di ricerca e programmi di energia
nucleare;
(Una recensione completa si trova nel documento dell'Agenzia infcirc/657)
Come previsto dall'art. III dello Statuto dell'IAEA e dall'art. IV del TNP,
gli Stati membri hanno il pieno ed inalienabile diritto di condurre ricerche
sull'uso pacifico dell'energia nucleare. Come previsto dall'art. II
"L'Agenzia cerca di accelerare e incoraggiare i contributi dell'energia
atomica alla pace, salute e prosperità nel mondo". L'articolo III
autorizza l'Agenzia ad "incoraggiare e assistere la ricerca, sviluppo e
applicazioni pratiche dell'energia atomica per scopi pacifici nel mondo…"
Dopo più di due anni e mezzo di sospensione volontaria, poiché è stato
risolto il problema innescato dalla contaminazione, non c'è ragione per cui
il Governo Iraniano debba privare ulteriormente la sua nazione
dall'inalienabile diritto di compiere ricerche. L'Agenzia è stata informata
il 3 gennaio 2006 che la Ricerca e Sviluppo ricominceranno sal 10 Gennaio
2006, e chiede all'Agenzia di effettuare tempestivamente i necessari
preparativi. L'Iran ribadisce che le attività saranno condotte in base
all'accordo di salvaguardie dell'Iran con l'IAEA. E' stata ulteriormente
informata che la Ricerca e Sviluppo è in piccola scala e non programmata per
la produzione di combustibile nucleare. Quindi, la sospensione
dell'arricchimento siu scala (industriale), cominciata dal 2003, sarà
ripristinata.
In Conclusione:
Ribadendo che l'Iran è pienamente d'accordo con
i principi di "disarmo nucleare" e non proliferazione e che non
rientra nella politica difensiva dell'Iran l'uso di armi nucleari, si afferma
nuovamente che l'Iran è determinato a continuare la totale cooperazione con
l'IAEA e la realizzazione degli obblighi in base alle Salvaguardie
dell'Agenzia, provided che l'Iran non è privato dell'inalienabile diritto
di utilizzare l'energia nucleare per scopi pacifici, compreso il ciclo di
combustibile nucleare e la ricerca e sviluppo, come envisaged dallo Statuto
dell'Agenzia e dal TNP. Allo stesso tempo l'Iran è sempre stato disponibile
ad eliminare ogni ambiguità sulle proprie attività nucleari. Pertanto, l'iran
è disponibile a negoziare sulla ("Non distrazione di arricchimento
commerciale su larga scala per scopi militari") in maniera costruttiva e
seria con una tabella di marcia ben definita
trad. it. non ufficiale di infcirc665
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