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Con riferimento alla riunione straordinaria del tavolo dei governatori dell'IAEA, ritengo sia necessario porre alla Sua attenzione, rispettivamente,
i seguenti punti:
1) Il mero fatto che alcuni membri del Tavolo - che non hanno alcun privilegio rispetto agli altri - impongano certe decisioni al Tavolo, va contro l'impostazione legale e l'autorità del Tavolo, ed il Direttore Generale dovrebbe riflettere su questo punto.
2) inoltre, questi sviluppi hanno rivelato le pressioni politiche sul Tavolo e mettono a repentaglio la credibilità delle sue decisioni.
3) la decisione del Tavolo di portare il caso al Consiglio di Sicurezza non ha fondamento legale e tecnico. Da ultimo non è accaduto nulla di particolare riguardo alle ispezioni e
le circostanze di fatto non sono cambiate. La cooperazione iraniana con l'Agenzia è aumentata e
sono state risolte le rimanenti ambiguità .
4) la ripresa delle attività di ricerca e sviluppo dopo due anni e mezzo di sospensione non possono essere poste a fondamento per prendere severe decisioni da parte del Tavolo e portare il caso al Consiglio di Sicurezza. Quelle attività sono esclusivamente e completamente per scopi pacifici nell'ambito dei limiti legali dell'IAEA e la loro sospensione è stata decisa dall'Iran in modo volontario e provvisorio
5) Sebbene Sua Eccellenza, le altre autorità e gli esperti dell'IAEA siano ben informati, giusto per ricordarlo una volta di nuovo, ribadisco che i programmi e le attività nucleari di Ricerca e Sviluppo hanno le seguenti caratteristiche:
- hanno chiare definizioni e scopi tecnici che possono essere registrati con la cooperazione degli esperti dell'IAEA;
- sono esclusivamente nei limiti delle attività pacifiche e dei limiti dei diritti degli Stati Membri presso l'Agenzia;
- sono stati pianificati e condotti al solo scopo di ottenere il know-how delle attività nucleari
per scopi pacifici;
- sono stati condotti sotto la sorveglianza dell'Agenzia;
- sono stati condotti all'interno di una specifica tabella di marcia e programmazione;
6. Ribadisco che come Lei e gli esperti dell'Agenzia hanno confermato,
L'Iran si rimette al TNP ed agli atti nei limiti del Trattato. Ha realizzato volontariamente il Protocollo Addizionale. Ha cooperato volontariamente nelle ispezioni in base agli obblighi e per più di 2 anni e mezzo ha sospeso le sue attività lecite e legittime. Tutte queste iniziative si sono basate sull'assunto che
l'Iran aveva fiducia negli interlocutori Europei e tentato di creare e rafforzare la fiducia reciproca
7 In tale contesto, sono spiacente di avvertire che se gli interlocutori dell'Iran
volesse esercitare pressione sul Tavolo per portare il caso al Consiglio di Sicurezza dell'ONU e tale pressione sarà effettiva, ed il Consiglio
venisse coinvolto in qualsiasi modo nelle attività nucleari
e pacifiche iraniane, ciò sarebbe il colpo finale alla fiducia dell'Iran, che
verrebbe meno del tutto. In tal caso, il governo dell'Iran è logicamente e legalmente
vincolato dalla legge approvata dal parlamento (e) non avrebbe altra scelta che sospendere tutte le misure volontarie e di cooperazione extra
che ha
tenuto con l'Agenzia così a lungo. In questo caso, il monitoraggio dell'Agenzia verrebbe ampiamente limitato e tutte le attività nucleari pacifiche, che sono state volontariamente sospese, verrebbero riprese senza alcuna restrizione.
8 L'Iran non è interessato a tale situazione e la considera come un ostacolo alla soluzione della questione nucleare e crede che sia una
sconfitta per tutte le parti compresa l'IAEA. Quindi, Le chiedo, nella sua qualità di Direttore Generale
dell'IAEA, di utilizzare tutti i suoi
uffici e capacità per impedire l'inizio di un processo armato.
9 L'Iran continua a credere che la negoziazione sia la via più appropriata per aiutare l'Agenzia a risolvere la questione nucleare dell'Iran. E' (convinta)
che le negoziazioni con l'UE3/UE, se continuassero costruttivamente,
seriamente e libere da qualsiasi forma di minacce e pressioni, oltre a contribuire alla possibilità dell'Agenzia di risolvere la questione, aiuteranno a trovare
in tempo ragionevole una soluzione finale per la questione nucleare.
10 L'Iran spera che in un contesto amichevole e libero da qualsiasi forma di
minacce e pressioni,
si possa giungere ad una sistemazione con le altre parti per migliorare la fiducia e rimuovere le ambiguità che le sue attività nucleari rimangono pacifiche.
11 la Repubblica Islamica dell'Iran confida che il rapporto imparziale e tecnico fatto dall'Agenzia sulla cooperazione ed i progressi fatti, aumenti la fiducia degli stati membri
sul fatto che ci sono ancora buone opportunità e possibilità per una risoluzione
imparziale dell'attuale disputa e che non c'è la necessità di arrestare tale percorso
ed affrontarne uno difficile e pericoloso.
(Ambasciatore Soltanieh)
trad. it. non ufficiale della dichiarazione
dell'Iran del 02/02/06 (infcirc666). Per leggere l'originale clicca qui
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