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Conclusioni del consiglio sull'Iran
(2728ma sessione del Consiglio Relazioni Estere Bruxelles 15 Maggio 2006)
Il Consiglio ha adottato le seguenti conclusioni:
1) Il Consiglio ha preso conoscenza del rapporto del 28 Aprile del direttore Generale dell'Agenzia Internazionale dell'Energia Atomica (IAEA). Le autorità iraniane non solo non si sono conformate alle richieste formulate dal Consiglio dei
Governatori dell'Agenzia e del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ma inoltre non hanno cooperato attivamente con l'Agenzia per chiarire le questioni in sospeso, ivi comprese quelle che potrebbero avere una dimensione nucleare.
2) il Consiglio si duole fortemente che le autorità iraniane non hanno preso le misure giudicate essenziali dal
Consiglio dei Governatori e dal Consiglio di Sicurezza e deplora che hanno minacciato di restare sulle loro posizioni per il futuro. Il
Consiglio chiede alle autorità iraniane di cooperare pienamente con l'IAEA, di sospendere tutte le attività correlate con l'arricchimento e
la rilavorazione, compresa la ricerca e lo sviluppo , e di sospendere la
costruzione di un reattore moderato a deuterio, al fine di creare le condizioni
che possano permettere la ripresa dei negoziati. L'Ue appoggia pienamente il Consiglio di
Sicurezza nell'adottare una risoluzione
3) il Consiglio riafferma il diritto dell'Iran di utilizzare l'energia nucleare per scopi pacifici, nel rispetto
dei vincoli cui è obbligato in base al TNP. Basandosi sulle proposizioni dell'Agosto 2005, che sono state confermate dal Consiglio nelle sue conclusioni del
Febbraio 2006, L'UE sarà disposta a sostenere l'attuazione di un programma nucleare civile dell'Iran che sia
sicuro e (fattibile), e non presenti alcun rischio di proliferazione,
purchè l'Iran tenga effettivamente in conto le preoccupazioni internazionali e dimostri la credibilità delle sue intenzioni. l'UE spera che l'Iran
darà seguito all'offerta che gli è stata fatta
4) Allo stesso tempo, l'UE è determinata a preservare l'efficacia di un regime multilaterale di non proliferazione. il
Consiglio sottolinea l'importanza di
(mettere in evidenza) la più estrema vigilanza nell'applicazione dei meccanismi di controllo delle esportazioni dei materiali sensibili,
in modo da impedire il trasferimento dei beni, delle tecnologie e dei materiali suscettibili di essere
utilizzati direttamente o indirettamente, nei programmi destinati a produrre materiale fissile o missili.
5) il Consiglio rimane molto preoccupato per la situazione dei diritti dell'uomo in Iran, che non sono
conformi con i principi universali e gli obblighi dell'Iran in materia. Il Consiglio è preoccupato del numero crescente di esecuzioni e detenzioni arbitrarie,
delle restrizioni sempre più numerose all'accesso alle informazioni, dell'aumento delle violazioni dei diritti di libertà
d'espressione e di religione, così come della situazione delle comunità dei sufi e bahai,
come pure delle intimidazioni e vessazioni cui sono sottoposti (i soggetti di difesa) dei diritti dell'uomo, avvocati e minoranze. il Consiglio è fortemente preoccupato per la detenzione di M.
Ramin Jahanbegloo, filosofo iraniano. Il Consiglio chiede alle autorità iraniane di non penalizzare i cittadini iraniani a ragione dei contatti che intrattengono con gli europei, ivi comprese le ambasciate, le università e le istituzioni culturali.
6) il Consiglio spera sempre che si definisca una soluzione diplomatica. L'UE si
augura di poter sviluppare con l'Iran relazioni basate sulla fiducia e cooperazione. In caso contrario, l'Iran opterà per
l'isolamento. il Consiglio dunque chiede alle autorità iraniane di prendere urgentemente le decisioni che sono necessarie
affinché le relazioni di fiducia e cooperazione possano svilupparsi altresì con l'Unione Europea e la comunità internazionale.
Il Consiglio attende altresì che l'Iran contribuisca alla stabilità regionale
(*) Trad. it. non ufficiale del Consiglio dell'Unione
Europea del 15/02/06. Per consultarlo direttamente clicca qui
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